Cigarettes after sex al Vittoriale

“Riaccendere l'amore è come riaccendere una sigaretta. Il tabacco s'invelenisce; l'amore anche” scrive d'Annunzio nel suo testo più famoso Il piacere; meglio fumarla subito, dopo una notte di fuoco. Così i Cigarettes after sex si mettono in dialogo con il poeta Vate, ospiti durante il festival Tener-a-mente, che vede coinvolti personaggi del calibro di De Gregori, Pat Metheny, Norah Jones.
L'ambientazione è onirica: fa da cornice il cielo del lago di Garda, che si tinge di tinte rosate e azzurri vespertini. Lo spettatore siede nel piccolo teatro di pietra del Vittoriale, “una conca marmorea sotto le stelle” come la chiamava d'Annunzio, disegnata nel 1931 da Gian Carlo Maroni sul modello dell'anfiteatro di Pompei. Alle sue spalle si trova l'immenso giardino del Vittoriale degli italiani, ultima residenza del poeta, in cui, tra giochi d'acqua, terrazze fiorite e mausolei di marmo, sembra di sentire risuonare ancora gli accordi silvestri de La pioggia nel pineto.
È un sogno ellenico per davvero, a cui non fanno da sottofondo né satiri né ninfe, ma le atmosfere dream pop della band texana. La musica è minimale, quasi sussurrata, in punta di piedi; i testi sono lirici e immediati e, stando alle affermazioni della band, trovano ispirazione tanto nella vita di tutti i giorni quanto nella poesia dell'americano Brautigan.
La cosa che mi piace di più di queste poesie, che non avevo mai letto prima, è che hanno a che fare con la sessualità nelle relazioni. Uno potrebbe dire che siano grezze o squallide, invece affrontano l’argomento in un modo veramente dolce” ha affermato il frontman.
Indubbiamente è però la voce di Greg Gonzalez a rendere inimitabile il sound: il timbro è androgino, ipnotico, sensuale. A sentirlo a occhi chiusi ci si immaginerebbe che a cantare sia una femme fatale – proprio quelle celebrate da d'Annunzio –, vestita di velluto nero e con in mano un bicchiere di bourbon. Dietro al microfono c'è invece un omino barbuto di piccola statura, che quando smette di cantare rivela una voce grave e rauca.
Al riguardo ha precedentemente affermato: “Amo i cantanti che diventano belli perché bella è la loro voce, come Mazzy Star. Le voci come la sua suonano come un elemento naturale. E io volevo solo sentirmi così, come se la mia voce fosse vento, una brezza marina.”
Se dunque può sorprendere questa voce melliflua che evoca sfumature di tono e gioca con i chiaroscuri, non c'è da parte dei Cigarettes after sex la volontà di provocare, di scandalizzare. Anzi, la band si rivela piuttosto riservata, desiderosa di lasciare che sia la musica a parlare. La presenza dei quattro musicisti si fa puramente accessoria, pur senza scadere in una immagine poco curata.
Le copertine dei loro album, infatti, sono rigorosamente in bianco e nero, con immagini dell'artista dadaista Man Ray in bilico fra l'erotico e il surreale. Insomma, sono esse stesse una dichiarazione di poetica crepuscolare e intimista, in perfetto disaccordo con il decorativismo barocco di d'Annunzio, che osava dichiarare “io sono un animale di lusso; e il superfluo m'è necessario come il respiro”.
Un punto di contatto si trova forse col Notturno, ultimo testo d'annunziano, scritto durante un periodo di degenza del poeta, reso praticamente cieco da un grave incidente aereo, in cui le atmosfere si fanno più sospese e meditative.
Un ultimo giro di basso e l'incantesimo e spezzato, ci si ritrova nella realtà, gli spettatori abbandonano il teatro confusi, come se si fossero appena svegliati. All'uscita la band abbandona la ritrosia e si ferma a firmare autografi e a salutare i fan mentre sembrano ancora risuonare nell'aria le parole della canzone K.:
Holding you until you fall asleep
And it's just as good as I knew it would be
Stay with me, I don't want you to leave”.

Commenti

Post più popolari